Dopo la prova di Solbiate Arno contro il Milan Futuro, ci si aspettava una reazione di orgoglio. Il calcio, si sa, è fatto di episodi, sono loro a spostare gli equilibri di una partita e ieri sera il Perugia ha avuto il suo, fortunoso, ma, pur sempre tale. Minuto ventotto, Torrasi si invola sull'out di sinistra, è controllato da un avversario, perciò rientra, repentinamente, verso l'interno, si accentra e lascia partire una sventagliata verso l'area di rigore, ma, a quel punto, si inserisce Dametto, che, nel tentativo di rinviare la palla, la colpisce di destro, quasi un colpo alle karate kid, infilandola nella sua porta e lasciando di sasso il portiere Zaccagno. È la rete dell' uno a zero, che i Grifoni riusciranno a difendere fino alla fine, non producendo moltissimo altro in termini offensivi, piuttosto difendendosi con ordine e lottando con quella grinta e determinazione che escono fuori ogni qual volta si sta per compiere una sorta di impresa. Ma, nonostante tutto, al novantesimo il Perugia rischia di subire con un colpo di testa di Scotto (per buona sorte, centrale) l'episodio che avrebbe, a sua volta, ridimensionato la prestazione e condizionato le valutazioni. Questo a dimostrazione di quanto, alla fine, questo gioco che tanto ci appassiona possa essere ingrato e, allo stesso tempo, democratico, perché a vincere una battaglia non è sempre il più forte sulla carta. Ed anche la squadra che, in un campionato infimo come quello di C, arriverà prima, lo farà, oltre che per qualità tecniche individuali, anche in forza del proprio impianto di gioco, della propria organizzazione di squadra e, in ultimo e non per ultimo, del proprio carattere di gruppo. Tutti aspetti che Mister Cangelosi conosce molto bene e, proprio questo suo badare al sodo, mantenere un profilo basso e accantonare la fantasia zemaniana a vantaggio della concretezza, in attesa di tempi migliori, della serie poche chiacchiere e molto lavoro, potrà costituire la carta vincente da giocare in queste ultime sette partite. A calcio contano i risultati, a loro volta, determinati dagli episodi di cui dicevamo sopra e sette punti in tre partite, con una gara alle porte contro la penultima, ancora in casa, rappresentano, certamente, un'opportunità di cambio di passo da non perdere. Stando così le cose, sfruttare questo slancio, ora che la pratica salvezza, facendo i debiti scongiuri, può considerarsi a buon punto, con il rientro progressivo di tutti i pezzi mancanti dello scacchiere (Angella, Lewis, Di Maggio, con l'unica incognita legata alle condizioni di Seghetti), si può, veramente, provare a sporgersi in avanti e verificare se ci sono, realmente, i presupposti per giocarsi un posto per i play off. In fondo il decimo posto è lì, a soli tre punti, un piccolo traguardo che, di per sé, potrebbe essere già moltissimo dopo un anno così travagliato sotto tutti i punti di vista. Per i progetti futuri ci sarà, invece, ancora tempo perché è palese che Società e tifosi, salvo miracoli, non vorranno rivivere una stagione come quella che si sta per concludere.



Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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