Al Perugia non basta un primo tempo stratosferico, il migliore della stagione, un Olivieri, un Santoro ed un Lisi in formato super per portare a casa tre punti che sarebbero stati, oltre che strameritati, importantissimi per svoltare il proprio campionato. Proprio al fotofinish, come nella peggiore delle beffe, come già accaduto mille volte in passato, tant'è che il tifoso perugino quasi lo sente a pelle quando qualcosa di nefasto sta per verificarsi, i Grifoni sono stati riacciuffati da un Palermo, abile e fortunato, va sottolineato, a sfruttare gli episodi giusti. E, nel dopo partita, il tecnico di San Severino Marche si è, giustamente, arrabbiato, non può e non vuole sentire ragioni, perché i suoi ragazzi hanno dato, di nuovo, prova di una condizione fisica, di una lucidità di ragionamento nelle giocate e nelle ripartenze a lui tanto care, in aggiunta ad una ritrovata sicurezza che, ripetiamo, nella prima parte del match, hanno rasentato la perfezione. Tant'è che il risultato più realistico, prima dell'intervallo, avrebbe, piuttosto, dovuto essere un rotondo 4 - 0 e nessuno avrebbe potuto obiettare alcunché.
Niente da fare, anche se, per la verità, fatta eccezione che nella partita di Modena, questa è stata una sorta di novità nell'era del Castori - bis, i Biancorossi non sono riusciti a mettere in cassaforte un risultato che pareva acquisito e solo da amministrare. E questa non è altro che la dimostrazione, ancora una volta, che nel calcio può sempre succedere tutto e il contrario di tutto. La squadra ha, probabilmente, commesso l'ingenuità di abbassare troppo il proprio baricentro, non è riuscita a mantenersi compatta, sia per un probabile debito di ossigeno, che per una sorta di comprensibile istinto di conservazione ed ha finito per consegnare il pallino del gioco nelle mani degli uomini di Corini, bravi, ma anche baciati dalla Dea Bendarta nello sfruttare gli unici episodi loro concessi, che hanno fatto il paio con l'improvviso colpo di testa vincente di Marconi.
Prima, infatti, la jellata deviazione di Santoro che ha messo fuori causa un Gori, praticamente inoperoso, poi la zampata velenosa, che solo un cobra d'area può sferrare, proprio da parte dell'assisano Brunori, nell'unico pallone toccato.
Ma non si può non rilevare come sull'esito finale non abbiano inciso valutazioni arbitrali al limite del ridicolo, come quel retropassaggio di un palermitano al proprio portiere, assolutamente intenzionale, con Olivieri lanciato a rete ed il fallo, con conseguente espulsione del difensore, su Di Carmine lanciato a rete; si aggiunga una distribuzione di cartellini non equa, che hanno, sicuramente, condizionato i cambi. Certo, si potrebbe discutere sul fatto che il Perugia, in certi ruoli, non abbia sostituti all'altezza e che, probabilmente, Kouan avrebbe fatto più comodo di Luperini, specie sul finale, ma sarebbe ingeneroso non sottolineare, ancora una volta, come la macchina messa a punto da Castori stia acquisendo, sempre più, i giusti sincronismi tra tutti i reparti. Come non stropicciarsi gli occhi per le sgroppate di Lisi, autentico e ritrovato acquisto, oltre che per le giocate del funambolico ex Lecce, che, là davanti, sta trovando la giusta confidenza con la porta e azzarda giocate da vero attaccante. Per non parlare della coppia di centrali di centrocampo, Bartolomei e Lisi, sempre più affidabile, oltre che della difesa, ormai affiatata, anche se ieri, non esente da sbavature dei singoli nella circostanza di due delle tre reti rosanero. Ma sbagliano i campioni e, dunque, purtroppo, ci può stare e va accettato.
Il Perugia, insomma, c'è e, una volta metabolizzata la delusione per una vittoria che,ai punti, sarebbe stata netta, ha le carte in regola per proseguire il percorso intrapreso. Il girone di ritorno è, in fondo, appena cominciato e, anche se la classifica, complici le imprese delle dirette concorrenti, resta critica, ma, allo stesso tempo, assai corta, ci sono molte battaglie ancora da disputare, a cominciare dalla doppia trasferta di Parma e Bari, prima del trittico Brescia (in casa), Ascoli (fuori) e derby al "Curi" contro la Ternana. Come dire, le occasioni per riscattarsi non mancheranno di certo, l'importante è credere nelle proprie capacità e continuare su questo binario, giocarsela, cioè, sempre a viso aperto contro tutti fino all'ultima goccia di sudore.


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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