Ecco un sunto della lunga intervista al Direttore sportivo del Perugia Renzo Castagnini, questa sera a "Fuori Campo", trasmissione condotta da Riccardo Marioni:

"E' dai primi di novembre che sono qui, da una settimana dopo la squadra ha cominciato a far bene, con tredici punti in otto partite; c'è stata una crescita importante.
Ieri ha disputato una prestazione superiore nonostante il pareggio, abbiamo fatto un gran primo tempo, poi, è chiaro, il gol subito dopo due minuti ci ha condizionato e messo ansia. Le sostituzioni? Non è compito mio giudicarle.
La classifica è preoccupante e penalizzata dalle prime dieci partite, ci vorrà tutto il campionato per sistemarla, ma il gruppo c'è ed ha voglia di far bene.
Perchè sono venuto qui? Perché il Perugia ha una storia, ha le strutture adatte, la squadra, nonostante io ami lavorare con i giovani e sia un po' su con l'età, è forte e credo raggiungerà l'obiettivo.
Struna? Ha avuto uno stiramento di terzo - quarto grado, dunque i tempi di recupero sono stati abbastanza lunghi, ma tra un mese tornerà arruolabile.
Angella? È disponibile, se è ancora in panchina è una scelta tecnica da parte dell'allenatore. Da quando sono arrivato, lui e Rosi erano fuori rosa, poi si sono reintegrati e sono, di nuovo, reinpiegabili.
Quali le strategie di mercato? Io la penso come Castori, il mercato di gennaio è di opportunità e, al di là di quelle che sono le capacità economiche, non si può pianificare come a giugno.
Noi abbiamo già 26 giocatori, sicuramente bisognerà pensare prima alle uscite.
Quali i profili? Solo ragazzi giovani che possano darci una mano, perciò no a gente attempata. Non prenderemo nulla tanto per prendere, perché siamo convinti di fare bene con questo gruppo.
L'allenatore deve avere un paio di giocatori per ruolo, non quattro; in questo modo gli potremo semplificare il lavoro e utilizzare elementi che abbiano sempre il giusto grado di motivazione.
La svolta nel rendimento? Quando sono arrivato li ho bastonati e tritati, ma li ho stimolati, perché hanno grandi qualità
Forse prima si pensava poco al gruppo e più a se stessi, ora tutti hanno verve, oltre la fortuna di stare in una città bellissima, con una storia importante.
Quali saranno le uscite? Avevamo in mente di cedere Strizzolo (passato al Modena) Melchiorri e Beghetto. Ho parlato io stesso con i ragazzi, senza coinvolgere i loro procuratori, perché.bisogna essere sempre leali. Con loro ho un rapporto bellissimo.
Nessuno punta loro una pistola, nel caso in cui non dovessero partire (Melchiorri e Beghetto), rimarranno qua e si metterano a disposizione del gruppo.
Liberando gli spazi, siamo propensi, in primis, a prendere un centrocampista, poi un attaccante. I nomi? Siccome sono ragazzi, è meglio non farli. In primavera ci sono 3-4 ragazzi molto bravi e interessanti e io ho l'occhio anche lì sopra, perché andare a cercare altrove?
In tutto questo il ruolo degli osservatori è ancora fondamentale, la macchina vede, ma l'occhio decide.
Se un giocatore te lo chiedono? Se vuole andare via, lo devi dar via perché non avrà più gli stimoli giusti.
Melchiorri, sabato, era a disposizione dell'allenatore, il fatto che non sia entrato è stata una scelta sua.
Kouan? Finora non è arrivata nessuna richiesta; se dovesse arrivare, come per tutti, del resto, e il giocatore manifestasse l'intenzione di andare via, noi non avremmo problemi ad accontentare le sue scelte.
Con Castori? Ci parlo tutti i giorni, davanti abbiamo due giovani interessanti, sabato hanno fatto bene tutti e due e sono in crescita.
Bisogna fare gruppo tutti insieme, società, squadra e tifosi (sabato la curva era piena e ci ha dato una grande mano) e mantenere la categoria a tutti i costi".


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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