"Hola!" Così si presenta, ad una gremitissima sala stampa, il nuovo presidente del Perugia, Javier Faroni.
"Grazie per essere venuti, ho un traduttore con me per farvi capire a tutti e andare piano.
Sono molto felice di essere qui e far parte della storia di questo Club; come dico sempre, le cose importanti non si fanno mai da soli. Fortunatamente non mi sono trovato solo in questa avventura; ho, infatti, avuto una squadra formidabile con cui lavorero' per il bene del Grifo.
Ringrazio la mia famiglia che sarà qui con me, ma anche per l'accoglienza ricevuta da tutti i dipendenti che lavorano già nel Perugia.
Ringrazio anche Massimiliano Santopadre, che qui ha tracciato una storia molto importante ed ha avuto voglia di chiudere la trattativa.
Vorrei anche salutare la sindaca di Perugia; è importante avere l'appoggio delle Istituzioni, lei si è resa disponibile per collaborare insieme per portare avanti il nostro progetto.
È assolutamente fondamentale per il futuro...
Quanto ai tifosi, vorrei dire che sono rimasto molto sorpreso, io che vengo dall'Argentina, dall'attaccamento alla squadra e questa è una cosa che non si vede molto nel mondo. L'amore per il Grifo che vedo nei bar, nei ristoranti, etc...è enorme, sia nei giovani, che negli anziani". Poi si commuove raccontando di una persona che ieri ha incontrato e che ha l'abbonamento da 50 anni.
Poi riprende:"Io sono uno dei vostri e desidero lavorare per portare in alto il nome del Perugia e in Italia al vertice del calcio italiano.
Perché ho scelto Perugia, che sta in C? Ho un cuore italiano. L'Italia è un Paese che amo e che visito ogni anno. In passato ho acquistato altri Club nel mondo, un giorno sono venuto qui come turista con mia moglie e ho deciso che fosse Perugia la città in cui avrei voluto investire.
Quali le priorità? La prima cosa sarà quella di migliorare le infrastrutture, il Club si è trovato in una situazione economica molto delicata. Ora dovremo, innanzitutto, ridargli stabilità, perché i debiti sono abbastanza, poi passeremo all'aspetto sportivo. L'obiettivo è di cominciare a vincere la domenica e poter presentarci alle prossime sessioni di mercato per rafforzarci.
Che cifra ho pagato? I contratti hanno clausole di riservatezza, per cui non posso dire nulla in merito. Ai tifosi interessa più sapere il progetto sportivo...sappiate che i numeri girati sui giornali non sono corretti. Quello che occorre ora è fare investimenti in infrastrutture e sulla squadra.
Se sarò presente a Perugia? Io sono produttore di teatro, devo dire che ho pochi talenti, ma ho scelto sempre le persone giuste. Non sono attore o regista, io vengo dopo, in fondo è come guidare un treno... farò un lavoro di squadra, anche con i miei collaboratori perugini. Quello che è certo che il mio non sarà un Club presidenzialista.
Purtroppo non potrò vivere a Perugia, ho impegni in tutti il mondo, ma verrò periodicamente, all'incirca ogni mese. Adesso tornerò a Buenos Aires, ma sarò qui già ad ottobre.
La, situazione finanziaria? Parte di questo debito è stato già coperto, il resto verrà saldato più avanti, in modo tale da poter investire poi anche nella squadra.
Con la squadra, con Formisano, Giugliarelli, lo staff medico ho già parlato ed abbiano fatto il bilancio dei bisogni. Ad esempio stiamo cercando di capire i tanti infortuni che stiamo avendo.
Il progetto sportivo?
Finanza e sport possono andare insieme, diciamo che siamo cinquanta e cinquanta. Prima abbiamo risanato il Club...
Tutti vogliamo che stasera si torni in A, ma dobbiamo accettare che partiamo da dove ci troviamo. Ripeto, noi dobbiamo costituire uma struttura forte, rafforzarci per andare in B e salvare la categoria, poi un passo ulteriore sarà la A. Serviranno tante piccole cose, ma sono sempre i dettagli che faranno la differenza.
Domenica a Carpi? La sensazione è cominciata già in autostrada, sono arrivato in Italia alle 13. 10 e sono uscito dallo stadio alle 20.15. La prossima trasferta dovrò partire molto prima! Carpi e realtà simili sono il posto in cui ci tocca stare, non quello in cui vogliamo stare. Questo, ovviamente, senza sminuire nessuno, ma ciò che prometto è che lotteremo per uscirne. Comunque Carpi non è stata la prima partita; sono stato anche a Latina, ero con mia moglie e non conoscevo ancora Santopadre. Ho visto un allenatore che dava istruzioni molto precise, con un approccio molto valido. C'è un terreno molto fertile qui, ci sono molti giovani inesperti, ma capaci. Vedete, noi vogliamo lavorare sulle sconfitte, per poi vincere un giorno. Negli spogliatoi? C'era dispiacere, è normale, io ho cercato di rincuorarli.
La sindaca? MI ha detto che verranno fatti lavori per riaprire il cento per cento delle tribune. Ancora non sono stato coinvolto nel progetto stadio, ma la volontà è di mantenere intatta la storia del "Curi". So che sono pervenute le proposte...
Il binomio Ellesse Guillermo Vilas di Mar de Plata? Sono 37 anni che produco lì, ma non sono di quel luogo, bensì di Cordoba. Personalmente non conoscevo la storia di Vilas, ma conoscevo Perugia proprio per questo motivo. Ribadisco, la sindaca ha manifestato amore per il Club e per il "Curi" ed è fondamentale coinvolgere la politica. Per questo, visto questo forte legame, mi era sembrato strano che non ci fosse un riferimento del Comune di Perugia sulla maglia. Ora lo abbiamo fatto.
Ricci e Sciurpa? Fanno parte del mio team, a prescindere dal ruolo o meno che avranno. Ma questo lo o vedrete quando verrà pubblicata la lista delle funzioni di ciascuno. In ogni caso, è gente che dovremo valorizzare e sarà importante dar loro visibilità per il grande impegno che hanno profuso. Intanto abbiamo già la buona notizia che sono tornati tre sponsor che ci avevano lasciato.
Taglio netto con il passato e con Santopadre? Ripeto, lui è una persona molto importante, aperta a collaborare, molto esperto di calcio e, sicuramente, da tenere in considerazione. Anche per decisione sua, non lavorerà con il Club. Dopo la firma non l'ho più incontrato, ma prenderò presto un caffè con lui. Ha molti rapporti con il calcio italiano...La decisione finale sarà, in ogni caso, mia e soltanto mia. Gli scontri che ci possono essere stati? Adesso pensiamo al futuro... L'Accademy? E' una delle migliori al mondo, dobbiamo lavorarci seriamente, mettendo professionisti esperti.
Il rapporto con la città e la tifoseria? Sia chiaro, siamo un Club aperto a qualsiasi tipo di iniziative per rafforzare il legame. Noi abbiamo bisogno dei tifosi, vedere 4000 persone allo stadio mi spezza il cuore. Dovremo, oltretutto, migliorare i campi di allenamento, che versano in condizioni pessime, quello della primavera, della prima squadra e lo stesso prato del "Curi". Ma, per fare tutto questo avrò bisogno dell'autorizzazione del Comune.
I rapporti con i giocatori argentini?
Messi ha già fatto sapere che non vorrà venire! Battute a parte, ho rapporti con la Federazione argentina, ma questo è un progetto a parte, indipendente da quello con il Perugia. Tuttavia ho parlato con Jacopo per esplorare talenti anche in Sudamerica. Sarà fondamentale fortificare il settore giovanile.
Domenica il derby con il Gubbio?
Vedete, io vorrei andare in serie A già stasera o al massimo domani mattina....Sarà, comunque, una partita speciale, combattuta, il Gubbio ha cominciato bene".
Poi, dopo oltre un'ora, conclude:"Vi ringrazio per la vostra presenza, ai tifosi dico di avere pazienza, la palla può prendere il palo e uscire, non prendetevela con Formisano. venite allo stadio perché abbiamo bisogno del vostro tifo sugli spalti. Questo vale anche e sopratutto per chi non veniva più... ".


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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