È un Alessandro Vittorio Formisano sorridente quello presentatosi stamani nella conferenza stampa prima della partita contro il Gubbio di domani sera (diretta testuale dalle ore 20.30):"Che approccio ho avuto con la nuova, dirigenza? Con Faroni sta andando bene e, come risaputo, l'entusiasmo genere sempre entusiasmo; c'è un bel clima, chiarezza, operatività, lavoriamo a stretto contatto ed è inevitabile che accada questo, perché quanto si verifica a livello ambientale ha un riflesso nel modo di giocare della squadra. Tutti insieme abbiamo impostato delle linee guida, perché sono cambiati gli obiettivi.. Mentre con Santopadre avevamo,, infatti, quello di abbassare l'età media dei nostri giocatori, per poi valorizzarli, ora stiamo provando a cambiare pelle, consolidando quanto ottenuto e impostando nuove priorità, partendo dalle fondamenta, dalle infrastrutture. Insomma, ora occorrerà dare quel quid in più per fare il salto di qualità e superare la tempesta degli infortuni.
Quanto fatto finora? Non butterei via quello che abbiamo costruito in un mese e mezzo di lavoro. I nostri infortuni, ci tengo a precisarlo, sono tutti traumatici e dovuti a scontri di gioco. Carpi? È un po' lo spartiacque tra quanto fatto in Coppa Italia e quello che ci attende ora, a cominciare dall'impegno di domani contro il Gubbio.
Quale il percorso? Dovremmo dare un'accelerata agli obiettivi e ciò è dovuto alle nuove ambizioni che dobbiamo sentire addosso. Siamo ripartiti studiando la partita di Carpi, in special modo il secondo tempo.
La situazione infortuni? I lungodegenti non ci saranno, abbiamo, però, recuperato Lisi, Bartolomei, Seghetti e stiamo provando a rimettere in sesto Montevago, che ha stretto i denti e si è allenato con noi. Per lui valuteremo domani...
Stiamo provando, di conseguenza, nuove soluzioni, ma senza perdere la nostra identità.
Il Gubbio? È partito a fari spenti, ma è una grande squadra, ha avuto una continuità di formazione, ha un collettivo solido, hanno operato bene sul mercato, prendendo giocatori importanti, che sanno cosa fare nelle due fasi. In sostanza, dovremo aspettarci una squadra ambiziosa, come legittimato nelle prime uscite. Noi dovremo avere umiltà e rispetto di loro, ma lo stesso dovrà fare il Gubbio con noi, poi sarà il campo a decidere chi avrà meritato di più.
Le file ai botteghini?
Sono cinque anni che sto qui, conosco Perugia, ci vivo, sono venuto l'anno della promozione in B, quando ottenemmo, contemporaneamente, anche la vittoria del campionato primavera. Conosco cosa può fare qui la gente, il suo entusiasmo ed è per questo che ho sofferto ed abbiamo sofferto il distacco.. La squadra sa che i nostri tifosi sono l'uomo in più e che potranno darci motivazioni aggiuntive. Noi dovremo essere all'altezza di questo.
Pallson? Ha avuto un inizio sprint, dunque leggero, poi si è scontrato con la realtà dei fatti. ossia, di un campionato rude, che richiede corsa, mentalità ed applicazione. Non è sempre facile adattarsi quando si viene da una cultura e Paese diversi, esiste un tempo di assestamento per tutti. Lui ha vissuto questo step, l'impatto che richiede ed ora si è mentalizzato. La sconfitta di Carpi ha toccato anche lui, oltre a tutti gli altri.
Da chi mi aspetto quel qualcosa in più? Noi dobbiamo essere un gruppo di sognatori affiatati. Se ripenso al mese e mezzo passato insieme, siamo stati bene e questo deve essere il tratto emotivo di chi viene ad allenarsi ogni giorno con il sorriso. Non c'è un giocatore da cui mi attendo il salto, ma è la squadra stessa che è chiamata a farlo. Non sarà la sconfitta di Carpi a farci cambiare questa sensazione, il giorno dopo eravamo arrabbiati, ma felici di stare insieme, pronti a dare cuore e anima per questa maglia. Quando raccoglieremo i frutti purtroppo ce lo dirà il campo. Il calcio è caos e, se il tiro di Ricci fosse entrato, avremo parlato di ben altro..
Se è la forma fisica ad esser calata domenica? No, abbiamo avuto un black out emotivo; dopo il vantaggio del Carpi ci è come crollato il mondo addosso ed abbiamo perso le nostre certezze. Alla grandissima risposta di Piancastagnaio, passando per la partita contro la Spal, ci sono stati notevoli sbalzi emotivi. Abbiamo provato a riacciuffarli, poi c'è stato l'infortunio di Montevago.. ".

Per Perugia2005News Alessio Torzuoli
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