Così Vincenzo Cangelosi al termine della gara che ha chiuso definitivamente la rincorsa del Perugia ai play off: "Sicuramente non è semplice subentrare dopo allenatori che avevano idee diverse, non è stato facile, abbiamo disputato buone partite, poi abbiamo provato a centrare l'obiettivo play off, non riuscendovi.
Potevamo fare di più? Sicuramente ci sono responsabilità anche da parte mia, ma anche dalla squadra mi aspettavo un altro tipo di approccio.
Se il Campobasso ha meritato? Ha fatto la sua partita, hanno un sistema di calcio ben preciso e lo portano avanti...
Noi arrendevoli? Non faccio paragoni con altre squadre che sono state costruite per vincere, anche oggi abbiamo palesato limiti cronici che ci siamo trascinati per tutto il campionato.
Oggi ci giocavamo la possibilità di disputare domenica prossima uno spareggio, mentre invece abbiamo messo in evidenza le solite difficoltà, facendo male e andando a sprazzi. Il risultato è, dunque, giusto.
Cosa salvare e su quali basi costruire? Per giocare a calcio occorre mettere insieme carattere, personalità e qualità tecniche. Anche oggi avremmo dovuto scendere in campo con maggiore voglia, compresa quella di andare a vincere tutti i contrasti. È mancata cattiveria ed i gol che abbiamo preso ne sono l'emblema.
E adesso? Dovremmo fare diverse valutazioni in vista della prossima stagione, decideremo, pertanto, chi sarà degno di giocare ancora con noi...Perché giocare a Perugia non è come giocare da altre parti e la piazza non merita di disputare simili campionati.
Domenica scenderemo in campo per onorare la gara contro il Pontedera per rispetto dei tifosi e della Proprietà che è la prima che vuole costruire un progetto ambizioso".


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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