Fa male, eccome se fa male essere raggiunti all'ultimo giro di lancette di un lungo recupero, tanto più che dall'altra parte c'era un avversario tra quelli costruiti, a suon di milioni, per puntare alla A diretta.

La vittoria sarebbe stata un capolavoro assoluto, considerata la prova di forza giocata a viso aperto come, del resto, è sempre accaduto contro tutti in questo girone di andata. Solo una vera e propria stecca, sonora, in riva al lago di Como, a cui se ne aggiungono altre due rocambolesche e inmeritate contro Ascoli e Reggina in casa, poi prestazioni sempre importanti per aggressività e capacità di mettere in difficoltà chiunque, senza mai rinunciare a giocare.

E' mancato, però, quel qualcosina, come ammesso dallo stesso Mister Alvini al termine della gara, che avrebbe potuto fruttare cinque o sei punti in più e rendere ancora più lusinghiera una classifica che rimane assolutamente buona e in linea con gli obiettivi di inizio stagione.

E chissà che questo piccolo gap che separa il Perugia dalla possibilità di compiere quel salto in più non possa maturare nella seconda parte del torneo cadetto.

Una maggiore qualità al momento dell'ultimo passaggio o in fase di conclusione, ma anche la consapevolezza nei propri mezzi, che è tutto nella vita e, dunque, anche nel campionato di serie B. Una virtù che si forgia con l'esperienza e fa parte di quel percorso di crescita che il tecnico di Fucecchio non omette mai di ricordare.

D'altro canto, dagli errori non si finisce mai di imparare e in una scienza inesatta come il calcio, in cui a vincere è colui che commette meno errori e segna un gol in più dell'altro, è quanto mai vero. Oggi il Perugia è un gruppo composto da ragazzi che sudano la maglia, come da tempo non accadeva, un cantiere aperto che può solo crescere e sarebbe un vero peccato non dare seguito al progetto.

E' un po' quello che il popolo biancorosso auspica al giro di boa. Sia chiaro, la salvezza rimane il punto fermo da raggiungere quanto prima ed è lì, a portata di mano, ma il Grifo è nato per volare ed un giorno dovrà tornare a farlo.

Sabato al "Curi" andrà in scena il match contro il Pordenone, il nuovo atto di un cammino ancora tutto da decifrare e da vivere. Sarebbe molto importante tornare a fare bottino pieno e, soprattutto, farlo tra le proprie mura, sperando che poi, prima della successiva partita di Ascoli, arrivi qualche elemento che possa migliorare la competitività dell'organico e far volgere, definitivamente, lo sguardo verso la parte sinistra della graduatoria.

Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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