Tutta una stagione in novanta minuti, una sorta di agonìa sospesa che porterà, incredibilmente, il Perugia a giocarsi la possibilità di accedere ai playout proprio in casa contro il Benevento, da stasera in Lega Pro insieme alla Spal. Ma non basterà; i Grifoni, infatti, per salvare le penne e scongiurare la retrocessione diretta dovranno battere proprio i Campani, sperando nella concomitante sconfitta del Brescia, attuale quart'ultimo, che giocherà al "Barbera" contro un Palermo che sarà, viceversa, costretto a vincere per conquistare una posizione utile per disputare i play off.
Insomma, una sorta di svolta obbligatoria per non precipitare nel baratro e un insieme di combinazioni per decidere chi si affronterà negli spareggi, con l'auspicio che proprio i Grifoni possano rientrare tra i contendenti.
Peccato davvero, perché, stando così le cose, sarebbe bastato un punto, un fottutissimo punto in Laguna per far sì che al Brescia stesso, per scamparla a sua volta, non sarebbe stato sufficiente un pareggio in Sicilia.
Ma, dopo l'ennesima rocambolesca sconfitta, la diciannovesima, non si sarebbe potuto pretendere di più.
È vero, il Perugia nel secondo tempo ha tentato la rimonta impossibile e, se nel finale quel pallone in area veneziana fosse stato impattato con decisione, a quest'ora staremmo a parlare di ben altro.
È evidente che le cose "facili" non facciano parte del Perugia e della sua storia, come è, del resto, altrettanto evidente che, nonostante l'emorragia di risultati negativi inanellati da aprile in poi,
i Grifoni avranno, comunque, un'ultima chance. E questo soprattutto grazie alla mediocrità di un torneo che, in fin dei conti, dalla cintola in giù è stato caratterizzato da un notevole livellamento verso il basso.
Ora siamo, finalmente, all'epilogo; tra sei giorni sapremo che tipo di prospettiva attenderà una società che in dodici mesi ha sbagliato tutte le mosse, con una tifoseria che si conferma passionale e che di rospi ne ha ingoiati a bizzeffe, oltre ad un'amministrazione comunale chiamata a decidere sulle sorti di uno stadio, che, in fondo, è la fedele cartina tornasole di un'annata tra le peggiori mai disputate.



Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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