No, non era così che i tifosi del Grifo, dopo il lungo parto di sabato pomeriggio da cui è scaturito il passaggio della Società nelle mani di Javier Faroni, si erano immaginati la serata conclusiva di uno weekend, comunque, destinato a rimanere nella nostra storia calcistica perugina. E, probabilmente, nemmeno lo stesso neo presidente argentino, ieri giunto a Carpi insieme al suo staff intorno alla mezz'ora causa maltempo, avrebbe immaginato di imbattersi nella prima brutta sconfitta della sua nuova creatura. Una battuta di arresto netta nel risultato finale, ma meritata soprattutto per le difficoltà palesatesi nella ripresa, al cospetto di una squadra che, con il passare del tempo, è cresciuta in intensità e che, con due sortite offensive, ha portato a casa l'incontro. In ogni caso, al di là quelle che possono essere state le pecche di un gruppo che, appena sette giorni fa, sembrava aver imboccato il sentiero giusto per intraprendere un torneo con l'ambizione di restare nei piani alti della classifica, non possono non essere concesse tutte le attenuanti per via del lungo elenco degli assenti. Ieri, infatti tra impegnati con la propria nazionale, infortunati lungodegenti e non, ne mancavano ben tredici all' appello. E gente come Lewis, Dell'Orco, Seghetti, Sylla, Bartolomei, Lisi e Squarzoni, cui, da ieri, si è aggiunto lo sfortunato Montevago non può regalarsi ad alcuno. Figurarsi in un campionato irriverente come la C, in cui nessuno concede nulla, la si butta più sul piano dei calci, che del calcio ed è molto difficile inanellare un tracciato fatto di continuità e bel gioco. C'era riuscito, lo scorso anno, il Cesena, ma è la classica eccezione che fa la regola.
Servirà un notevole cambio di passo, probabilmente ci si era illusi che questo stesse avvenendo e che l'impegno di ieri non fosse altro che la ciliegina di una torta divenuta, di nuovo, dolce. Non è cosi, ma, in fondo, occorrerà tempo e dare tempo a Javier Faroni ed ai suoi stretti collaboratori di strutturarsi (a treno in corsa, ricordiamolo) e di mettere in piedi un progetto calcistico vincente.
Mercoledì ci sarà la conferenza stampa di presentazione e cercheremo di saperne di più su quelle che saranno le strategie immediate e future; si capirà anche che tipo di linee verranno adottate, ma non solo per rafforzare il Club a livello di brand. È inevitabile che si aprirà una riflessione anche sotto l'aspetto tecnico, su chi stia guidando l'imbarcazione tutti i giorni tra mille difficoltà e chi sia chiamato a calcare il rettangolo verde. E, forse, è proprio questo che interessa più la gente, un qualcosa di grande che nasce da lontano, ma che, in definitiva, possa tradursi in una squadra capace di regalare i risultati auspicati. Perché, tra percorsi vari, braccetti di sinistra e di destra, il tifoso ha bisogno solo di una cosa: tornare a sognare.


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

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