Il Perugia esce, di nuovo, sconfitto dallo stadio di Sassari ed incamera la seconda sconfitta consecutiva, quinta in assoluto di una stagione, al momento, balorda. Ma stavolta, l'amarezza è notevole, perché, contrariamente a quella, senza appello, in casa contro il Milan Futuro, i Grifoni hanno fornito una prova di carattere, giocando a tratti anche molto bene, commettendo errori, ma non concretizzando anche le quattro o cinque occasioni capitate. E, purtroppo, come sovente, per una sorta di legge non scritta, chi sbaglia viene, poi, sistematicamente, punito alla prima opportunità. Un gol nato da un'ingenuitá difensiva il primo di Fischnaller, lasciato solo soletto a colpire a rete. Un vantaggio che, però, non toglie al Perugia la forza di reagire, cosa che, finora, dopo una rete subìta, era sempre mancata. Ed il rigore, sacrosanto e ben calciato da Lisi, sembrava aver ridato giustizia per i valori, fin ad allora espressi in campo. I Grifoni provano a vincere la gara, non si accontentano del punto e, proprio da una situazione di ripartenza degli avversari, arriva la beffa. È ancora l'ex Sud Tirol a scoccare dalla distanza una rasoiata a filo d'erba che, proprio a pochi metri dalla porta, becca una zolla e si impenna di quel tanto che basta per ingannare Gemello e terminare in fondo al sacco. Forse un portiere più forte avrebbe intuito l'insidia, ma, in questo momento, è inutile fare questo tipo di considerazione. Il Perugia accusa il colpo, ma non demorde, anzi continua a lottare perché si sente "derubato", quantomeno, di un punto sacrosanto, ma la Torres, sulle ali dell'entusiasmo, rischia di rendere ancora più rotondo il punteggio e far tornare i Grifoni con più amarezza di quanta già non ce ne fosse, alla fine, negli spogliatoi.
Detto questo, occorre ricordare che nello sport conti vincere e in uno episodico come il calcio chi vince ha sempre ragione o quasi. Certo, gli episodi vanno saputi far girare dalla propria parte e, nell'altalena di questi primi due mesi di campionato, i Biancorossi poche volte ci sono riusciti. È vero, ci sono delle attenuanti, se così possiamo definirle, ovvero una lista degli infortunati che, di partita in partita, rimane da piena emergenza, oltre ad arbitraggi quasi sempre mediocri. Alibi? Forse, ma intanto a creare ulteriori grane anche ieri si è aggiunto l'adduttore di Angella e chissà che con lui in difesa il primo gol non si sarebbe preso. Per non parlare, come ricordato all'inizio, della zolla, il cui contributo si è rivelato decisivo per battere Gemello.
Una nota sul nostro estremo difensore, fino ad oggi, suo malgrado, responsabile in negativo di una serie di situazioni che hanno portato a prendere gol o a perdere. Ieri non stava sfigurando, va riconosciuto, poi si è aggiunta la componente aleatoria.
In tutta franchezza, rispetto ad altre volte, non ci sentiamo di gsttargli la croce addosso, anche se, come detto, forse un collega più esperto avrebbe potuto compiere il gesto atletico. Mister Zauli, giustamente, non vuole sentir parlare di sfortuna, preferisce, piuttosto, ripartire dalla prestazione per cercare di inaugurare un ciclo di gare di ben altro tipo.
Nel volto dei Grifoni, al fischio finale, c'era, giustamente, lo sconforto di chi percepisce l'andamento di un torneo quando in cui nulla o quasi sembri girare per il verso giusto.
Ma non c'è tempo per lo scoramento, domenica si andrà sul campo del Legnago e servirà un solo risultato. Anche perché il dieci novembre sarà derby contro la Ternana, un match che, da solo, è capace di condizionare il proseguimento dell'intero torneo.


Per Perugia2005News Alessio Torzuoli

| Letto 988 volte |